Lasciamo la bella città di Bukhara per raggiungere la mitica Samarcanda, non prima di fermarci a visitare Shakhrisabz, la città natale di Tamerlano. Poi visiteremo un laboratorio artigianale di tappeti.
Shakhrisabz
Shakhrisabz è la città natale di Tamerlano, si trova a sud di Samarcanda,
Tamerlano nacque il 9 aprile 1336 nella tribù dei Barlas, appartenente all’aristocrazia locale, nel villaggio di Hoja Ilghar, 13 km a sud. Antica già allora, Shakhrisabz (che al tempo si chiamava Kesh) era una specie di feudo di famiglia. Quando salì al potere, Tamerlano le diede il nome attuale (che in tagiko significa ‘Città Verde’) e la trasformò in un grande monumento di famiglia. La maggior parte degli edifici storici di interesse turistico oggi è opera di Tamerlano (compresa la tomba che avrebbe dovuto ospitarlo) o del nipote Ulughbek.
Palazzo Ak-Saray (Palazzo bianco)
Del palazzo originale in realtà non rimane nulla, tranne alcuni frammenti del gigantesco pishtak (portone d’ingresso), inizialmente alto 71 metri, fiancheggiato da due torri cilindriche che poggiano su basi ottagonali e attualmente misurano 44 metri. La volta crollata, larga 22,5 metri, era la più grande dell’Asia centrale. Il portale è stato ricoperto con decorazioni in piastrelle di ceramica, oggi parzialmente visibili, alcune riproducono i nomi di Allah e Maometto.
Se quello che è rimasto è solo il portale di ingresso, rimaniamo sbalorditi tentando di immaginare cosa doveva essere il resto dell’edificio per grandezza e splendore.
In quello che era il centro del palazzo sorge una nuova statua di Tamerlano.
Moschea Kok-Gumbaz e Dorut Tilyovat
La moschea Kok-Gumbaz venne edificata da Ulughbek nel 1437 in onore del padre Shah Rukh. Il suo nome significa “cupola azzurra”. È la più grande moschea del venerdì della città. Belle le decorazioni interne, mentre il Dorut Tilyovat (Casa della Meditazione), è l’antico complesso funerario degli antenati di Tamerlano. Il mausoleo fu portato a termine da Tamerlano nel 1374.
Laboratorio artigianale di tappeti
Lungo la strada, che ci porta da Shakhrisabz a Samarcanda, ci fermiamo a visitare un laboratorio artigianale di tappeti. Il paesaggio è cambiato, un saliscenti di colline, coltivazioni di cotone e altro ancora.
Siamo accolti da questa famiglia uzbeka (tutti, dai nonni ai nipotini), ci offrono del té e della frutta secca. Per loro siamo un evento, in tutto l’Uzbekistan abbiamo sempre trovato una grande disponibilità al dialogo: gli Uzbeki hanno un innato senso dell’accoglienza e del rispetto. Grazie alla nostra guida, Faruh dell’agenzia TourUzbekistan.it, riusciamo a dialogare, ci raccontano della loro vita, ci chiedono di noi, dell’Italia, ecc. Si percepisce la loro curiosità e la voglia di cambiare, di crescere, di comprendere gli altri.
Ci portano a visitare il loro laboratorio. La lavorazione dei tappeti è completamente manuale, perché vogliono rispettare la loro tradizione. Così il filato di lana di cammello é tinto con colori completamente naturali.
In tarda serata arriviamo a Samarcanda che ci accoglie così.
Samarcanda: Piazza Registan
Uno splendore!!!!
… e non finisce qui …. stay tuned ….