Siamo giunti Khiva dopo la traversata del deserto. Quinto giorno del nostro tour in Uzbekistan e oggi la nostra guida italiana Faruh, dell’agenzia TourUzbekistan.it S.R.L. – INCOMING TOUR OPERATOR, ci porta a scoprire questa magica città.
Khiva è un emozionante museo a cielo aperto e ad ogni passo palazzi, monumenti o semplici muri sembra che parlino, desiderosi di raccontare ciò che hanno visto o vissuto.
Quando arriva la sera e la luna illumina le cime dei minareti, cupole di moschee e portali di madrassa, sembra di trovarsi in una città fiabesca.
Anche se si hanno tracce della città intorno all’VIII secolo, allorché Khiva è citata come una piccola fortezza e un centro commerciale sulla Via della Seta, le prime informazioni certe risalgono al XVI secolo, quando essa divenne capitale del Khanato di Khiva nel 1592. Per molto tempo la città viene ricordata per il mercato degli schiavi.
Itchan Kala, la fortezza interna di Khiva, si trova a sud del fiume Amu Darya nella regione Khorezm dell’Uzbekistan ed è stato l’ultimo luogo di sosta delle carovane prima di attraversare il deserto in Persia .
Itchan Kala ha una storia che dura da oltre due millenni. La città interna ha 26 ettari ed è stata costruita secondo le antiche tradizioni della costruzione della città dell’Asia centrale, come un rettangolo regolare (650 per 400 metri) allungato da sud a nord e chiuso da mura di fortificazione in mattoni alte fino a dieci metri.
La città interna è sede di 51 antiche strutture monumentali e 250 abitazioni e presenta notevoli tipi di complessi architettonici come la Moschea Juma, le Muhammad Aminkhan, Muhammad Rakhimkhon, il Mausoleo di Pahlavon Mahmoud, Konya Ark la cittadella dei governatori, nonché caravan serraglio e mercati.
Madrassa Mohammed Amin Khan
È stata costruita tra il 1851 e il 1854 sotto il regno di Mohammed Amin Khan. È stata poi la più grande madrassa dell’Asia centrale, perché poteva ospitare 260 studenti in un edificio di 72 metri su 60 metri e una corte di 38 metri di larghezza. Le celle vecchie degli studenti sono per lo più progettate con due camere da letto. Essi danno ogni facciata su un balcone a loggia. La madrassa è stata deconfessionalizzata nel 1924; ha poi ospitato una prigione nel 1930. Da più di quindici anni è diventata un hotel di lusso (hotel Khiva), in grado di ospitare un centinaio di turisti e ospita anche un’agenzia di viaggi.
Konya Ark – La cittadella dei governatori
Il Palazzo di Konya Ark è un palazzo fortificato, venne costruito nel XVII secolo da Arangan Khan, il figlio di Anusha Khan e divenne la residenza dei sovrani di Khiva.
Non è solo un palazzo ma, in pratica, è una città nella città poiché, all’interno delle sue mura fortificate, si trovavano una moschea, gli uffici, le stalle, i laboratori degli artigiani, la zecca, l’arsenale, la prigione oltre, ovviamente, all’area residenziale e l’harem.
In realtà quello che si vede oggi è solo una minima parte di quello che fu il palazzo ai tempi della sua costruzione.
La moschea estiva
Sala del trono
Il Palazzo di Tash Khauli o Tosh Hovli
Il Palazzo di Tash Khauli o Tosh Hovli è successivo al Palazzo di Kunya Ark, venne commissionato nel 1830 da Allah Kuli Khan con l’obiettivo di farne la nuova dimora dei sovrani di Khiva.
Questo palazzo aveva più di 160 stanze; la parte più antica è costituita dall’harem che è stato costruito intorno a un cortile; su un lato del cortile si trovano 4 spazi aperti, uno per ogni moglie del khan, mentre su un altro lato si trova uno spazio finemente decorato che fungeva da soggiorno estivo per il khan, dal lato opposto si trovavano le stanze delle concubine.
La sontuosa camera da letto dove il Khan riceveva le mogli e le concubine.
La Moschea di Juma o Moschea del Venerdì
La Moschea di Juma, o Moschea del Venerdì, è la moschea più vecchia di Khiva. E’ stata costruita nel X secolo, anche se molte sue parti sono state aggiunte nei secoli successivi.
All’interno sono presenti 213 colonne di legno intagliato finemente con un grande capitello, una dozzina di queste colonne sono ancora quelle che risalgono all’epoca della fondazione della moschea, le altre invece sono state aggiunte nei secoli a seguire.
Ogni colonna lignea è intagliata ed è diversa dalle altre, sia come dimensione sia come decorazione; una più bella dell’altra.
Le colonne di legno poggiano su piedistalli in pietra; ogni piedistallo ha una forma differente, alcuni sono più alti, altri più bassi, questo per compensare l’altezza della colonna, che a sua volta dipendeva dalla lunghezza del tronco dell’albero da cui è stata ricavata.
Mausoleo Pakhlavan Makhmud
Questo sacro mausoleo è uno dei luoghi più belli della città. Pahlavon Mahmud era un poeta, un filosofo e un leggendario lottatore che divenne il santo patrono di Khiva. La sua tomba, che risale al 1362, fu ricostruita nel XIX secolo e poi requisita nel 1913 dal khan dell’epoca per trasformarla nel mausoleo di famiglia.
I minareti
Un tramonto da fiaba e notte magica
… e non finisce qui …. stay tuned ….