Il Karakalpakstan State Museum of Art prende il nome da IV Savitsky – noto anche semplicemente come Museo Nukus – ospita la seconda più grande collezione al mondo di arte d’avanguardia russa (dopo il Museo russo di San Pietroburgo). Ospita anche una delle più grandi collezioni di oggetti archeologici e folk, arte applicata e contemporanea provenienti dall’Asia centrale.
Il Museo Statale di Arte della Repubblica del Karakalpakstan, oggi intitolato al suo fondatore, è una delle poche gallerie al mondo dove possono essere ammirate opere, innumerevoli, di artisti sovietici appartenenti a scuole pittoriche a suo tempo condannate dal regime in quanto proprie di “nemici del popolo”. E tutto questo grazie alla passione di un singolo uomo, che per quel museo ha speso ogni minuto del suo tempo, dedicando ad esso anche le ultime energie quando, ormai stremato, si avvicinava alla fine dei suoi giorni.
La yurta
Distretto di Ellikkala
Terminata la visita al museo partiamo per Khiva. Inizia l’avventura con la traversata del deserto, costeggiando il mitico fiume Amu Darya. Ci godiamo i paesaggi del deserto rosso e fianchieggiamo alla fine campi coltivati a cotone riso e grano.
Poi le kala (i castelli), la destinazione intermedia del giorno, prima di arrivare a Khiva. Le kala sono delle fortezze in terracotta costruite circa nel I secolo a.C. e abbandonate circa nell’VIII secolo d.C. Se sembrano ben conservate, è perché sono state protette dalla terra che le ricopriva fino alla loro scoperta nel 1938. Ma bisogna approfittare in fretta della possibilità di vederle così bene, il turismo e la pioggia infatti le stanno deteriorando rapidamente.
Il castello Toprak-kala
Il sito archeologico di Toprak-kala (I-IV secolo d.C.) è uno dei monumenti architettonici più notevoli di Khorezm. Il monumento fu scoperto dall’archeologo SP Tolstoj nel distretto di Ellikkala nel Karakalpakstan nel 1938. Toprak-kala con una popolazione di circa 3.000 persone era la città principale di una delle dinastie locali.
Il castello Ayaz Kala
In tarda serata arriviamo a Khiva, che ci accoglie in tutto il suo splendore.
… e non finisce qui …. stay tuned ….