Questa fertile regione orientale della Georgia produce un vino da tutti considerato il migliore in assoluto. E’ considerata la culla del vino. Secondo gli archeologi qui si coltivavano viti già 8000 anni fa.
Ciò che rende unico il vino georgiano sono dei grandi vasi in terracotta, chiamati kvevri, utilizzati per la fermentazione e la conservazione del vino fin dai tempi antichi. Anche se queste anfore venivano sotterrate, gli antichi artigiani ne decoravano le superfici. I vasi vengono sotterrati e ricoperti con pietre piatte. Una volta riempiti di vino, vengono sigillati con argilla fresca e coperti con della sabbia, per controllare l’umidità.
Monastero di Dzweli Shuamta
Shuamta ovvero “in mezzo ai monti”, si trova a ovest di Telavi, Kakheti, è un nome consegnato ai due monasteri di Akhali (Nuova) Shuamta, il monastero del 16°secolo ancora oggi in uso e l’isolata Dzveli (Vecchia) Shuamta con le sue tre chiese remote della data dei secoli 60 – 70 situate tra le colline boscose. E’ stato fondato da uno dei 13 missionari siriani nel VI secolo.
Accademia di Ikalto
Monastero di Ikalto fu fondato nel 6° secolo da un Padre Siriano – Zenon, la tomba del quale è inclusa nella chiesa di Trasfigurazione. La famosa accademia costruita dal re David il Ricostruttore nel 12 sec. rappresentava uno dei maggiori centri culturali ed educativi del Medio Oriente. Questo è il posto dove studiò il grande poeta nazionale Shota Rustaveli che per la scrittura del suo capolavoro fu senz’altro ispirato dal paesaggio magnifico della Regione di Kakheti.
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Monastero di Alaverdi
Oltre cento varietà locali di uva (84 autoctone) crescono presso il Monastero di Alaverdi, risalente al sesto secolo. La sapienza del fare vino secondo la tradizione è stata tramandata nei secoli dai monaci ortodossi.
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Monastero di Santa Nino di Bodbe
A poco più di un centinaio di chilometri ad est di Tbilisi, non distante dal confine con l’Azerbaigian, si trova uno dei simboli religiosi più importanti della Georgia, il Monastero di Santa Nino di Bodbe.
Santa Cristiana, meglio conosciuta come Santa Nino, è diventata una dei santi più venerati della Chiesa apostolica autocefala ortodossa georgiana e uno dei suoi attributi, la croce di tralci di vite, il simbolo della cristianità georgiana. Insieme alle reliquie della santa, custodisce una delle storie più affascinanti della Cristianità d’Oriente. Una storia tutta al femminile.
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David Gareja
Al confine con l’Azerbaijan, l’antico complesso monastico di Davit Gareja (o Gareji) è uno dei più notevoli siti storici della Georgia. La sua unicità è accentuata da un paesaggio lunare, semideserto che diventa verde e fiorisce di fiori all’inizio dell’estate. Davit Gareja comprende circa 15 monasteri sparsi su un’area remota (la maggior parte abbandonata da molto tempo). Abbiamo visitato il monastero di Giovanni Battista, silenzio e pace un invito alla meditazione.
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